martedì 17 marzo 2020

IL VIRUS SI INDEBOLIRÀ E DIVENTERÀ MENO CONTAGIOSO


Guida una squadra di ricercatori concentrata sullo studio del Coronavirus: Elisa Vincenzi, capo della ricerca scientifica dell'Ospedale San Raffaele di Milano, in un'intervista al quotidiano italiano La Stampa spiega che “il virus si indebolirà col passare del tempo per sopravvivere e diventerà meno contagioso: ha questa intelligenza”,  afferma. E fa la sua “previsione” sui contagi: “Si tratta di una situazione complessa e ancora in evoluzione, ma le cose dovranno andare peggio prima di andare meglio e il caldo non è detto che aiuti”.
“Contro il Sars-CoV2, questo il nome scientifico del virus, vogliamo approfondire il ruolo dell'immunità innata, che è costituita da molte componenti sia cellulari sia del sangue e di altri tessuti e liquidi corporei, ed è la prima difesa dell'organismo contro i virus. Si tratta di un sistema che agisce rapidamente, a differenza dell'immunità specifica dei linfociti che per produrre anticorpi impiegano settimane. Il nostro progetto si concentra su alcune molecole dell'immunità innata, scoperte dal professor Mantovani, e considerate antenati degli anticorpi, che potrebbero prevenire l'infezione del Coronavirus”.
La scienza si sta focalizzando su farmaci già in uso nella pratica clinica come nella terapia dell'Hiv, che hanno dimostrato qualche efficacia contro il Coronavirus, oltre alla ricerca di un vaccino. Ma è difficile prevedere se e quando arriverà. Questo “perché il ruolo degli anticorpi nella protezione o nell'eliminazione del virus non è ancore ben noto”. Gli scienziati lavorano instancabilmente per conoscere meglio il Coronavirus.
“È stata risolta la struttura tridimensionale della proteina virale che lega il recettore specifico sulle cellule bersaglio dell'apparato respiratorio. Conoscendo questo legame si possono cercare le molecole, come gli anticorpi, che possono interferire all'entrata del virus nelle cellule”.
È escluso, comunque, il complottismo secondo cui si possa trattare di un prodotto da laboratorio sfuggito di mano. 
“Sì, perché non esiste niente di simile da cui partire. L'origine più probabile è una delle 1200 specie di pipistrello, quella a ferro di cavallo. Con un probabile ospite intermedio, che secondo il consorzio di ricerca Next strain, ha la stessa sequenza genetica del pangolino, un formichiere utilizzato dalla medicina cinese”.
Per sconfiggere il virus è bene seguire le regole, ma anche non farsi prendere dal panico.
“Oltre a seguire le regole bisogna ricordare che la paura è nemica della salute, perché genera stress e indebolisce il sistema immunitario. Sull'alimentazione le vitamine come la B12 o la D, che viene col sole, sono fondamentali. Una dieta varia e ricca di vitamina C aiuta. Vale la regola delle cinque porzioni di rutta o verdura al giorno”.
La Vincenzi ha elaborato la sua idea sulla curva dei contagi.
Alla base, “una sfortunata catena d'infezione iniziata da un asintomatico o con sintomi sottovalutati. Sono questi ultimi a preoccuparmi, perché continuano a trasmettere il virus”.
Dunque, bisognava quarantenare chi veniva dalla Cina da subito?
“Bloccare i voli diretti con la Cina non è bastato, anzi potrebbe aver aumentato le persone che hanno fatto scalo e sono arrivate in Italia senza controllo con un effetto boomerang”.

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