giovedì 27 novembre 2014

POTREBBERO ESISTERE ESSERI EXTRATERRESTRI?

Sopra, La Via Lattea. Sotto, l'attrice
 americana Jodie Foster nel film Contact, diretto
dal regista Robert Zemeckis nel 1997. 



Meditazione del 15 Novembre
(da Meditazioni quotidiane - Pensieri di trasformazione di Dede Riva, Edizioni Mediterranee)

La Via Lattea comprende quattrocento miliardi di astri. Circa il 10% di essi assomiglia al Sole per età cosmica e per composizione chimica ed astrofisica. Questo significa che esistono quaranta miliardi di astri che possono essere al centro di sistemi analoghi al nostro. Ma non basta: l'astronomo americano Richard Terrile è convinto che in questi quaranta miliardi, il 10%, cioè quattro miliardi, presentino caratteristiche che li rendono, entro certi limiti, simili alla Terra. Non sono né troppo freddi né troppo caldi, e potrebbe quindi esserci vita; magari non come noi immaginiamo, ma comunque vita.
Quattro miliardi! Quattro seguito da nove zeri! Quattromila milioni di pianeti, diversi da quelle immagini polverose e fredde ad un tempo delle fotografie della Luna alle quali siamo abituati; su questi possono esserci piante, animali, esseri dotati di coscienza. E, se possiamo pensare che su alcuni di essi ci sia una vita di livello meno evoluto del nostro, possiamo – ma forse sarebbe più giusto dire dobbiamo  –  pensare che su altri ci siano piani di esistenze più elevate di quello terrestre.
Ecco allora che, come noi ci muoviamo all'interno del nostro Pianeta per portare aiuto alle popolazioni più bisognose, insegnando loro ciò che noi siamo arrivati a conoscere, nulla vieta di pensare che lo stesso possa succedere su un piano interplanetario e che esistano quindi esseri che desiderano comunicare con noi. E del resto l'idea di un contatto con extraterrestri, oltre ad essere entrato da tempo nel nostro immaginario collettivo, non viene scartata a priori dal mondo scientifico.
Forse passerà del tempo prima che queste supposizioni si concretizzino in informazioni più precise, ma se quando alzi gli occhi a guardare il cielo, ti viene il desiderio di salutare questi ipotetici abitatori, non avere remore ed invia loro un pensiero d'amore.
Se non dovesse arrivare a quei destinatari, ci sarà sempre qualcuno che potrà intercettarlo e sarà sicuramente qualcuno che di quel pensiero ha bisogno.  

LE PAROLE DEL BUDDHA SULLA “GENTILEZZA AMOREVOLE” (O “METTA”)


Ecco quanto dovrebbero fare
Coloro che sono versati nel realizzare il bene
E che conoscono il cammino della pace:
Siano abili e giusti,
Franchi e gentili nel parlare,
Umili e non presuntuosi,
Contenti e facilmente soddisfatti,
Liberi da preoccupazioni e frugali nei loro bisogni.
Pacifici e calmi, saggi e abili,
Non orgogliosi né esigenti,
Non compiano azioni indegne
Che il saggio poi biasimerebbe. 
Siano desiderosi, 
nella felicità e nella sicurezza,
Che tutti gli esseri possano avere l'animo lieto,
Di qualsiasi tipo possano essere:
Siano essi deboli o forti, nessuno escluso:
Grandi o potenti, medi, bassi o piccoli,
Visibili e invisibili,
Quelli che vivono vicino o lontano, 
Che sono nati e che nasceranno. 
Possano tutti gli esseri avere l'animo lieto!
Nessuno inganni l'altro,
O disprezzi qualunque essere, in qualsiasi circostanza.
Nessuno, a causa dell'ira o del risentimento,
Auguri un danno all'altro.
Proprio come una madre protegge con la vita
Il proprio figlio, il suo unico figlio, 
Così, con affetto sconfinato,
Essi dovrebbero amare tutti gli esseri viventi, 
Irradiando benevolenza sul mondo intero:
In alto verso i cieli
E in basso negli abissi;
Senza impedimento e liberi, 
Privi di odio e risentimento.
Che stiano seduti o camminino,
Che siedano o si stendano, 
Liberi dall'indolenza,
Dovrebbero fissare la mente su tale consapevolezza:
Questa è stata definita una dimora divina.
Non abbracciando alcuna opinione,
Avendo una retta visione, l'uomo dal cuore puro,
Liberatosi da tutti i desideri dei sensi,
Certamente non tornerà a nascere in questo mondo. 

(Metta Sutta - Suttanipata, 143-152)