sabato 4 febbraio 2017

SE SEI TROPPO ATTACCATO ALL'EGO, PER TE È FACILE ODIARE E AMARE È DIFFICILISSIMO


Davvero non esiste un Maestro più profondo, più mistico e nello stesso tempo più pragmatico e rivoluzionario di Osho. Mi basta riprendere in mano di tanto in tanto un suo libro per riscoprire la forza del suo messaggio e le splendide emozioni che comunica. Nel mio penultimo post avevo riportato un suo splendido passo sul desiderio e sulle analogie con il messaggio di Gesù su questo argomento. Sempre ne La saggezza dell'innocenza - commenti al Dhammapada di Gautama il Buddha, Universale economica Feltrinelli, ecco un altro diamante. Ci parla dell'amore, un sentimento molto oscurato e non praticato in tempi, come questi, di grande egoismo e grande aggressività, così come ci appare per esempio anche nei social media, che trasudano appunto odio e intolleranza. E Osho spiega molto acutamente il perché di tanto odio dilagante nella società attuale.

Amare è come respirare! L'amore è come il battito del tuo cuore, è come il sangue che circola nel tuo corpo.
L'amore è il tuo stesso essere… ma questo amore è diventato quasi impossibile. La società non lo permette. La società vi condiziona in modo tale da rendere l'amore impossibile e l'odio come l'unica possibilità. Pertanto l'odio è facile e l'amore è non soltanto difficile, ma impossibile. L'uomo è stato fuorviato. L'uomo non può essere ridotto in schiavitù se prima non viene fuorviato. I politici e i preti hanno cospirato in profondità nei secoli: hanno ridotto l'umanità a una folla di schiavi. Essi distruggono nell'uomo ogni possibilità di ribellione – e l'amore è ribellione, poiché l'amore ascolta soltanto il cuore e non si cura di nient'altro.
L'amore è pericoloso perché vi rende degli individui e lo stato e la chiesa non vogliono individui, non li vogliono proprio. Non vogliono degli esseri umani – vogliono delle pecore… Il modo migliore per distruggere l'uomo è distruggere la sua possibilità d'amare. Se l'uomo possedesse l'amore, le nazioni non potrebbero esistere, perché le nazioni si fondano sull'odio… Se apparisse l'amore, scomparirebbero i confini. Se apparisse l'amore, chi sarebbe più cristiano o ebreo? Se apparisse l'amore, scomparirebbero le religioni.
Se apparisse l'amore, chi andrebbe al tempio? A far cosa? Cercate Dio perché vi manca l'amore. Dio è soltanto il sostituto dell'amore che vi manca. Perché non siete colmi di beatitudine, perché non siete colmi di pace, perché non conoscete l'estasi, di conseguenza cercate Dio – altrimenti chi lo cercherebbe? Chi se ne occuperebbe? Se la vostra vita fosse una danza, avreste già raggiunto Dio. Il cuore che ama è colmo di Dio. Non ha bisogno di cercarlo, non ha bisogno di pregare, non ha bisogno di alcun tempio, né di alcun prete.
Di conseguenza, i preti e i politici sono nemici dell'umanità. E cospirano tra loro: perché il politico vuole comandare al tuo corpo e il prete vuole comandare alla tua anima. Hanno lo stesso segreto: distruggere l'amore. Così l'uomo non è altro che un essere fatuo, un essere vuoto che conduce un'esistenza priva di significato. Così essi possono fare quello che vogliono dell'umanità, nessuno si ribellerà, nessuno avrà sufficiente coraggio per ribellarsi.
L'amore infonde coraggio, l'amore porta via tutte le paure – e i vostri oppressori dipendono dalle vostre paure. Essi creano la paura in voi, mille e un tipo di paura. Siete circondati dalle paure, il vostro stato psicologico ne è colmo. In profondità remate di paura. In superficie conservate una facciata, ma dentro di voi avete strati su strati di paura.
Un uomo pieno di paura può soltanto odiare – l'odio è in frutto naturale della paura. Un uomo pieno di paura è anche pieno di collera, e un uomo pieno di paura è più contrario alla vita che favorevole a essa. A un uomo pieno di paura, la morte sembra uno stato di riposo. Un uomo pieno di paura è destinato al suicidio, è la negazione della vita. La vita gli sembra pericolosa, perché vivere significa che deve amare – come può vivere? Proprio come il corpo ha bisogno di respirare per vivere, l'anima ha bisogno di amare per vivere. E l'amore è stato completamente avvelenato.
Avvelenando la tua energia d'amore, hanno creato in te una scissione, hanno costruito dentro di te un nemico, ti hanno diviso in due. Hanno creato in te una guerra civile e tu sei sempre in conflitto. Nel conflitto dissipi la tua energia, di conseguenza la tua vita non conosce il brio, l'allegria. La tua vita non è straripante di energia, è una vita ottusa, insipida, priva di intelligenza. L'amore acuisce l'intelligenza, la paura la ottunde. Chi vuole che siate intelligenti? Non coloro che sono al potere. Come fanno a volere che voi siate intelligenti? Se lo foste, vedreste con chiarezza tutta la loro strategia, i loro giochi: essi vogliono che siate stupidi e mediocri. Certamente vogliono che siate efficienti nel vostro lavoro, ma non che siate intelligenti: di conseguenza l'umanità vive al livello più basso, al minimo del suo potenziale.
… Se l'uomo fosse lasciato a se stesso, non avvelenato, allora sarebbe semplice, molto semplice. Non ci sarebbero problemi. Proprio come l'acqua fluisce verso il basso e il vapore si eleva verso l'alto e gli alberi fioriscono e gli uccelli cantano: amare sarebbe così naturale e così spontaneo!
Ma l'uomo non è lasciato a se stesso. Come nasce un bambino, gli oppressori sono pronti a balzargli addosso, a frantumare le sue energie: a fuorviarle in modo tale, e a fuorviarle tanto in profondità, che la persona non diventerà mai consapevole di vivere una vita falsa, una pseudo-vita, di non vivere la vita che dovrebbe vivere, quella vita per la quale è nato, e di vivere invece una vita sintetica, di plastica, e che quella non è la sua vera anima. Ecco perché milioni di persone sono tanto infelici – perché in qualche modo sentono di essere state fuorviate, di non essere se stesse, che all'origine qualcosa non è andato per il verso giusto…
L'amore è semplice se si permette al bambino di crescere, se lo si aiuta a crescere in modo naturale – secondo il dhamma.
… L'odio non è naturale. L'amore è uno stato di salute, l'odio è uno stato di malattia e proprio come la malattia non è naturale. Accade soltanto quando ti sei allontanato dalle vie naturali, quando non sei più in sintonia con l'esistenza, quando non sei più in sintonia con il tuo essere, con la tua essenza più intima: allora sei ammalato, psicologicamente e spiritualmente ammalato. L'astio è soltanto un simbolo della malattia e l'amore è un simbolo di salute e interezza e di santità.
… Voi conoscete soltanto un modo di amare: cioè odiare gli altri. Potete dimostrare il vostro amore per il vostro Paese soltanto odiando le altre nazioni, potete dimostrare il vostro amore per la vostra chiesa soltanto odiando le altre chiese. Siete in un caos!
Le cosiddette religioni continuano a parlare d'amore e tutto ciò che fanno nel mondo è creare un odio sempre maggiore. I cristiani parlano d'amore e hanno creato le guerre di religione, le crociate. I maomettani parlano d'amore e hanno creato il jihad – le guerre di religione. Gli hindu parlano d'amore, ma potete leggere le loro sacre scritture – sono piene di odio per le altre religioni… E quelli sono ritenuti libri spirituali!
E noi accettiamo tutte queste insensatezze! Le accettiamo senza opporre resistenza, perché siamo stati condizionati ad accettarle, ci hanno insegnato che così stanno le cose. In questo modo, voi continuate a rinnegare la vostra stessa natura.
… Potete rinnegare la natura, ma non potete distruggerla. Rimane viva da qualche parte. Rimane viva da qualche parte nei profondi recessi del vostro essere. E per l'uomo questa è l'unica speranza. L'amore è stato avvelenato, ma non distrutto. Il veleno può essere espulso dal vostro organismo – potete ripulirvi. Potete vomitare tutto ciò che la società ha introdotto in voi con la forza. Potete abbandonare tutti i vostri credo e i vostri condizionamenti – potete essere liberi. La società non può tenervi per sempre in schiavitù, se decidete di essere liberi.
… L'odio è il polo opposto all'amore – così come la malattia è il polo opposto alla salute. Non avete bisogno di scegliere la malattia.
… La malattia ha alcuni vantaggi che la salute non può avere: non aggrappatevi a questi vantaggi. Anche l'odio ha alcuni vantaggi che l'amore non può avere: dovete stare molto attenti.
… Quando tu odii, il tuo ego è appagato: l'ego può esistere soltanto se odia, poiché odiando ti senti superiore, odiando sei separato, l'odio ti definisce, l'odio ti dà una certa identità. In amore l'ego deve scomparire, non sei più separato – l'amore ti aiuta a dissolverti con gli altri. È un incontro e una fusione.
Se sei troppo attaccato all'ego, per te è facile odiare e amare è difficilissimo. Sii attento, osserva. l'odio è l'ombra dell'ego e l'amore richiede un grande coraggio. Richiede un grande coraggio perché richiede il sacrificio dell'ego: soltanto coloro che sono pronti a essere nessuno sono capaci di amare. Soltanto coloro che sono capaci di diventare niente, completamente svuotati del proprio sé, sono capaci di ricevere il dono dell'amore dall'aldilà.
Se sarai attenta, Zareen [una sua discepola], l'amore diventerà molto semplice e l'odio diventerà impossibile. Il giorno in cui  l'odio diventerà impossibile e amare diventerà naturale, sarai arrivata a casa. Allora non dovrai andare più in alcun luogo – sarai arrivata a Dio.
Essere assolutamente naturali è aver trovato Dio.

giovedì 2 febbraio 2017

L'ERA DEGLI SMARTPHONE E DELL'IPERCONNESSIONE, ERA DELL'INCONSAPEVOLEZZA


Sempre a testa china, connessi su smartphone, tablet e computer per inviare messaggi o foto a ripetizione, curiosare in internet e fare ricerche per la scuola o acquisti on line. Molti giovani, soprattutto, come altrettanti zombie. In metro, sui tram, in treno, negli uffici pubblici, per strada, nei parchi, ovunque. Uno spettacolo desolante. Una tendenza che sta già portando e porterà sempre più chi indulge in questa iperconnessione a danni a tutti i livelli: fisico, mentale e perfino spirituale. 
Secondo un recente studio eseguito da Found!, un’agenzia italiana specializzata in comunicazione, attualmente sono oltre 26 milioni gli italiani con un profilo online. Interrogato sull’importanza dei social, il 51% degli italiani ha risposto che non potrebbe vivere senza, il 27% ha dichiarato di rimanere connesso fino a 8 ore al giorno e il 56% che il primo pensiero prima di andare a dormire e appena svegli è controllare le notifiche in arrivo. Comportamenti che possono non solo innescare vere crisi di “astinenza” nel caso la connessione non sia possibile, ma anche avere conseguenze negative sulla salute psichica e fisica soprattutto tra i non giovanissimi, vale a dire i non nativi digitali.
«Se l’utilizzo misurato può portare a indubbi vantaggi come la facilità di creare un gruppo o instaurare nuovi legami, quello “connossessivo” mette in pericolo il ruolo delle relazioni interpersonali e dello scambio diretto del proprio pensiero, annulla quel faccia a faccia che consente alle persone un interscambio diretto di parole e sentimenti alla base dell’innato bisogno di relazionarsi con gli altri, - spiega il sociologo Saro Trovato, fondatore di Found!. - Proviamo a pensarci: spesso parliamo a un’altra persona con lo smartphone in mano e non la guardiamo nemmeno più negli occhi, seguiamo qualsiasi discussione in maniera distratta perché siamo sempre in attesa che sul display possa arrivare una notifica o un messaggio. Perfino in famiglia, a tavola, capita che tutti armeggino con il proprio smartphone annullando qualsiasi condivisione. Tutto ciò sta cambiando il nostro modo di creare relazioni: i rapporti interpersonali sono destinati a diventare sempre più limitati nel tempo e instabili per il venir meno del piacere dello stare assieme. Alla base di questi comportamenti, è vero, c’è la paura della solitudine, oggi più forte che mai, ma l’iperconnessione rischia di farci piombare in relazioni e amicizie prettamente virtuali e isolarci ancora di più. Inoltre, se un tempo nella comunicazione verbale tra persone esistevano codici e limiti che non si oltrepassavano anche per non offendere chi ci stava di fronte, oggi, per il fatto di comunicare soprattutto per il tramite di telefono o social media, ci sentiamo autorizzati a dire tutto ciò che pensiamo, anche il peggio. E così l’aggressività tra le persone aumenta sempre più».
Stress, ansia, insonnia, depressione, distrazione e perfino seri rischi di mettere in pericolo la propria incolumità e la pubblica sicurezza dovuti al camminare con la testa china sul display o “smartphone walking”, magari con le cuffiette alle orecchie, sono altre conseguenze negative di questa dipendenza così come emergono da alcuni recenti studi, oltre che da alcuni fatti di cronaca. E non è tutto: molti giovanissimi guardano video porno on line in modo sfrenato e, sentendosi appagati come dichiarano, perdono interesse per la sessualità vera.  E poiché il sesso on line è violento, brutale, misogino, tanti se ne fanno un’idea distorta, patologica. Insomma, attenti: di hi tech senza regole si può anche perire. 
E che dire della perdita di consapevolezza? Concentrate su messaggi, tweet, commenti sui social media e così via, le persone perdono completamente la connessione con se stessi, con le proprie sensazioni e i propri sentimenti. Giorno dopo giorno il rischio è davvero quello di diventare completamente inconsapevoli, automi manovrati da quei maledetti smartphone. Non è una prospettiva incoraggiante per le prossime generazioni. In agguato, sempre più egoismo, aggressività, intolleranza, fragilità interiore, conflitti interpersonali e sociali, contrapposizioni tra nazioni, possibili conflitti. E tutto ciò che di tremendo deriva, appunto, da una semplice, ma terribile, realtà: l'inconsapevolezza.