mercoledì 15 luglio 2020

È NELL'AURA IL NOSTRO BLUETHOOTH INTERNO



Anche noi abbiamo un bluetooth “incorporato” che fa di noi esseri in grado di porsi in contatto con le realtà esterne.  Ce lo spiegano molto bene Manuela Pompas e Carlo Biagi nel loro libro Aura, la luce dell'anima - Manuale di autoguarigione, Sperling & Kupfer Edizioni. Ecco che cosa hanno scritto:

L'aura indica contemporaneamente sia l'intero campo energetico che avvolge e compenetra il fisico, cioè l'insieme dei corpi sottili, sia l'alone emanato dai singoli involucri. Essa esprime il concetto di forze o campi energetici ed è un'interazione tra l'energia cosmica e quella individuale, o ancora tra individuo e individuo. In questo caso noi trasmettiamo o riceviamo una serie di informazioni per mezzo della nostra aura o di quella di chi avviciniamo; questo è ciò che avviene per esempio quando si prova compassione, empatia o transfert fisico (cioè il sentire le stesse emozioni o lo stesso dolore di chi ci sta di fronte), fenomeni in cui si recepisce lo stato emozionale del prossimo. Più si sviluppa la sensibilità e più facilmente si assorbono le energie del prossimo, che permangono nell'aura finché non si scaricano spontaneamente o grazie a tecniche apposite (quali una doccia o una passeggiata in mezzo alla natura, la pulizia con esercizi di visualizzazione e di meditazione, o con un magnete): questo meccanismo di scambio di energie spiega sia il fenomeno di possessione sia perché quando si entra in un ospedale o si vive accanto a una persona malata o depressa ci si sente spossati, privati (sarebbe più giusto dire «vampirizzati») della propria energia.
D'altronde non possiamo dimenticare che tutto è energia: sia la materia, che a noi appare solida e fissa per un'illusione ottica, sia le emozioni, i sentimenti, i pensieri. Possiamo allora renderci conto che l'umanità è immersa in un oceano di energia, che permette l'interazione tra individuo e individuo. Quest'immagine ci porta addirittura a un altro concetto, secondo il quale noi siamo in realtà cellule di un intero organismo vivente, l'universo, che secondo la visione orientale non è  altro che il corpo di Dio.
…  Ogni essere umano è circondato da questo alone di luce, che è la manifestazione dell'energia vitale, percepibile come quella più ampia connessa al magnetismo terrestre: se non siamo capaci di vederla o di captarla è solo perché siamo stati abituati a percepire solo l'aspetto materiale delle cose e ci siamo dimenticati che il nostro essere è in grado di percepire anche altri livelli di realtà, che appartengono sia al piano fisico sia alle dimensioni dell'anima.
… Vedere l'aura senza l'ausilio di strumenti significa percepire una corporea con i propri occhi, come avviene nell'esperienza del veggente o in quella del mistico. Oppure vi è la strada del Reiki o del Therapeutic Touch, due discipline che insegnano a sentire l'aura con le mani.
… Per vedere i corpi sottili è necessario attivare la chiaroveggenza legata soprattutto all'Ajna chakra, comunemente chiamato «terzo occhio».

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